Autore: Redazione

Lv. 3 – Disagi universitari

👾 GEN.Y DEL MALE è il podcast della Generazione Y. 🎙️ Lungo il viaggio, i nostri eroi vengono improvvisamente inghiottiti in un cunicolo spazio-temporale e si ritrovano in un luogo spaventoso: la segreteria studenti; faccia a faccia con delle creature pericolosissime: i professori universitari. Marco, Anna e Vincenzo raccontano un volto nascosto della vita universitaria,

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Lv. 2 – Relazioni tossiche, Badoo e tecktonik

👾 GEN.Y DEL MALE è il podcast della Generazione Y. 🎙️ Il viaggio diventa subito impervio per i nostri eroi, i quali si ritrovano già a ricordare gioie e dolori delle loro – più o molto meno romantiche – prime cotte. Ma tutto d’un tratto, un nemico assolutamente non silenzioso irrompe nella locanda dei loro

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Lv. 1 – La generazione peggiore

👾 GEN.Y DEL MALE è il podcast della Generazione Y. 🎙️ In questo primo livello, i nostri eroi intraprendono questo viaggio tra simboli, idoli e tormentoni della “generazione peggiore che c’è”. I Millennial sono stati travolti dalla rivoluzione digitale e dal fenomeno della conoscenza diffusa… Ma quanto conoscono della loro stessa generazione? Una produzione L’Olifante

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Koodja and the S.O.S.

Il ritorno è di quelli importanti. Di quelli che ripagano pienamente il tempo perduto e impiegato nella ricerca di un qualcosa che non conosciamo: un suono, un’identità, uno scopo, una ragione per cui valga la pena continuare. Tutto questo è alla base di QuaranTime, l’ultimo album di Koodja and the S.O.S, band seminale della scena

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Sound’s Borderline

“L’adrenalina è fantastica: elimina il dolore e non ti fa sentire più nulla”, all’inizio. L’ultimo album dei Sound’s Borderline è proprio una dose di adrenalina con tutto quello che ne consegue. Il disco, After That, è composto da sei brani contaminati da sound provenienti in libertà da Stoner, Blues e Hard Rock. Una formula complessa,

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Sem&Stènn

La musica cambia, si trasforma, ma l’emozione che dà la bella musica, la buona musica, quella nata da un progetto, è sempre la stessa: punta verso lo stomaco, ti fa ballare, sognare, riflettere, ti fa sentire meno la solitudine in un mondo che corre sempre più in fretta, anche quando sembra essersi fermato. È quello

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Piqued Jacks

Sono della provincia di Pistoia,  ma cantano in inglese. Suonano ispirandosi alla scena Indie britannica, sono prodotti da Brett Shaw, Julian Emery e Dan Weller – anche loro inglesi, collaboratori rispettivamente di Florence + The Machine, Nothing But Thieves ed Enter Shikari – e possono dire di aver sdoganato ampiamente la loro musica già con

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Ron Gallo

“Scopri chi sei e non avere paura di esserlo”, così parlò Gandhi. In questo periodo, però, esplorare al di là della propria zona di sicurezza è molto più complicato di quanto si pensi. Le persone si alzano al mattino perlopiù con l’obiettivo di mantenersi a galla: un lavoro, una casa e del cibo caldo nello

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Emilya ndMe

Quale futuro per l’Electro Pop in Italia? Qualora siate lavoratori dello spettacolo o ‘’solo’’ consumatori dei suoi prodotti, vi sarete sicuramente posti questa domanda. Ebbene, l’Indie Rock o Alternative Pop, che dir si voglia, ha goduto di una diffusione relativamente importante nel corso dell’ultimo decennio, abbandonando il ‘’dietro le quinte’’ delle soundtrack pensate per film

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Maximarte

Spesso, in questo biennio di pandemia, si è sentito parlare dell’importanza dei lavoratori dello spettacolo. Soprattutto si è discusso con continuità dei professionisti un po’ più in ombra: quindi non i cantanti e i musicisti che “ci mettono la faccia” e che noi stessi siamo abituati a esaltare e idolatrare, ma tutti quei tecnici che,

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